Ogni giorno mi impegno nel creare gioielli nei quali mi pare di scorgere senso e bellezza, affidando alle pagine di un taccuino fidato tutti gli altri. A orchestrare questa selezione una sola domanda - “ne andresti fiera?” - perché ho ben presenti le fatiche, i rischi e l’impatto che sono pegno di ogni oggetto che creo.
Chi fa gioielli non solo lavora materia che può costare carissima alle persone e al pianeta, ma può creare - cioè può disporre di materiale da plasmare e ritagliare attivamente - proprio grazie a questi sacrifici.
Credo sia arrivato il momento di fare un passo indietro, di ridistribuire i meriti, di riconoscere il cruciale lavoro dei minatori artigianali e di tutti gli altri attori delle filiere, così come il reale valore di ogni materiale prezioso, reimparando a farci sorprendere dalla meraviglia.
Non importa quello che dicono il mercato e il banalizzante gusto comune: un diamante con un inclusione ben visibile, per esempio, non è costato meno fatica all’uomo e meno eccezionalità alla natura.
Occorre reimparare a riconoscere la bellezza.
Ma non attardiamoci oltre, che il punto cogente deve esser messo ben in chiaro.
Etica, etica, etica!
Ha senso parlare di gioielleria etica?
È un'espressione fuorviante perché si agisce sempre secondo un’etica.
E proprio perché agiamo, dunque perché operiamo delle scelte, che possiamo dire di essere guidati da un’etica. La mia etica, ad esempio, potrebbe contemplare le pratiche della pena di morte e del lavoro minorile, oppure potrebbe aborrirle.
Anche io, talvolta, cedo al suo uso, ma devo pur ricorrere a un'espressione di veloce intesa per dare un nome a tutto lo studio, l'impegno e le scelte, senza cadere dietro chi alza stendardi abbaglianti per mero utile!
[Foto: un cercatore di diamanti per Ocean Diamonds si lancia in acqua equipaggiato di tutto punto. Disarmante la differenza con l'immagine precedente!]
Responsabile vs sostenibile
Agire in maniera responsabile vuol dire fare le cose come si deve, cioè assicurandosi che le proprie pratiche rispettino dei requisiti, obbligatori o volontari, che hanno lo scopo di tutelare i diritti umani, la salute, la sicurezza e il compenso equo dei lavoratori, così come salvaguardare l'ambiente.
Operare in maniera sostenibile, invece, significa riuscire a generare un impatto anche positivo per le comunità e per l'ambiente. Questo, malgrado gli sforzi, non è sempre possibile, perché se un deposito può diventare un volano di crescita per un'intera comunità, l'oro, le gemme colorate e i diamanti restano delle risorse finite.
Quello che mi sforzo di fare, allora, è di creare gioielli che chiamino a essere mantenuti con cura, utilizzando solo materiali preziosi di cui conosco la storia intera. Mi impegno a sapere di più per supportare meglio e anche a divulgare ricercando sempre maggiore efficacia, perché il mio lavoro, benché rutilante e più evidente, è solo una nota a piè pagina rispetto a tutto quello che lo precede e rende possibile.
Ogni gioiello che creo, anche se in misura diversa rispetto all'ordinario, ha un impatto ambientale definitivo, ma ognuno è composto con i materiali preziosi più buoni e onesti. Senza eccezioni.
Sono la designer e l'artigiana, ma anche l'innesto dell'impegno e dei sogni di tutti i minatori, i tagliatori, i cercatori, gli intermediari, i ricercatori e di tutti quanti gli altri prima di me.
È questa consapevolezza, in tutta onestà, il mio approccio.